mercoledì 27 Agosto 2025
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Technisub salva Genova: un trionfo di lavoratori e sindacato

L’acquisizione di Technisub da parte di Mares SpA, leader mondiale nel settore degli articoli sportivi, segna un punto di svolta cruciale per il tessuto industriale genovese e rappresenta un trionfo della resilienza sindacale e della determinazione dei lavoratori.
Questa operazione, realizzata attraverso una complessa procedura di cessione di ramo d’azienda, conclude un capitolo travagliato per il marchio storico della subacquea, precedentemente gravato da una situazione finanziaria insostenibile che lo aveva condotto al fallimento.
Il risultato è il coronamento di una intensa battaglia, condotta con tenacia dai lavoratori di Technisub in collaborazione con la Fiom di Genova.

La vertenza, caratterizzata da oltre settanta ore di sciopero e un’occupazione dello stabilimento, testimonia la ferma volontà di preservare posti di lavoro e un’eccellenza industriale radicata nel territorio.

L’ottenimento di una cassa integrazione, inizialmente concepita come strumento per favorire la reindustrializzazione del sito, si è rivelata un passo fondamentale per giungere a questa positiva conclusione.
L’intervento di Mares, un gruppo di rilevanza globale, non solo assicura la continuità produttiva, ma proietta Technisub in una dimensione strategica, offrendo accesso a risorse e competenze che ne favoriranno la crescita e l’innovazione.

Questo investimento dimostra, in modo tangibile, che Genova può ancora attrarre capitali e che l’industria può prosperare in città, contraddicendo narrazioni pessimistiche sulla sua capacità produttiva.
La vicenda Technisub offre una lezione significativa sul potere della contrattazione collettiva e della mobilitazione sindacale.

L’azione coordinata della Fiom, unita all’impegno dei lavoratori, ha saputo mobilitare il territorio e sensibilizzare le istituzioni, contribuendo a creare le condizioni favorevoli all’intervento di Mares.
È un esempio di come un approccio collaborativo tra sindacato, lavoratori, rappresentanze industriali (come Confindustria) e aziende locali possa portare a risultati positivi, prevenendo la dispersione di know-how e la perdita di opportunità occupazionali.

L’esperienza sottolinea, inoltre, la necessità di ripensare il ruolo delle politiche industriali a livello locale e nazionale.
La riqualificazione di siti industriali in crisi, il sostegno all’innovazione, la formazione di nuove competenze e la promozione di un dialogo costruttivo tra le parti sociali sono elementi imprescindibili per garantire la competitività del sistema produttivo italiano.

La vicenda Technisub, con la sua conclusione virtuosa, può fungere da modello per affrontare sfide complesse in altri settori dell’industria metalmeccanica, dimostrando che, con determinazione e visione strategica, è possibile rilanciare l’industria e rafforzare il tessuto economico e sociale del territorio genovese.

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