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Turismo italiano: Eccellenza, Sostenibilità e Innovazione per il Futuro

Il futuro del turismo italiano si proietta verso un’eccellenza che va ben oltre la mera attrattiva paesaggistica e culturale.
La recente apertura del 65° Salone nautico internazionale di Genova, con le parole chiave del Ministro del Turismo Daniela Santanchè, cristallizza una visione ambiziosa: non una semplice leadership, ma una conquista piena, sostenibile e inclusiva.

La sfida non è tanto superare i competitor – come già avvenuto nel turismo congressuale, dove l’Italia ha recentemente prevalso sulla Francia, posizionandosi al secondo posto mondiale, dietro solo agli Stati Uniti – quanto consolidare e ampliare questo primato.

L’eccellenza, in questo contesto, si traduce in un radicale miglioramento della qualità dei servizi offerti, un investimento strategico che riguarda non solo il settore nautico, fulcro di un’economia di nicchia di riconosciuta importanza, ma l’intera filiera del turismo.

Il comparto nautico, in particolare, necessita di un’evoluzione complessa e articolata.
Non si tratta solo di mantenere la leadership nella produzione di imbarcazioni di lusso – un fiore all’occhiello del Made in Italy – ma di creare un ecosistema efficiente e moderno che le accolga, le manutienga e le gestisca in modo impeccabile.
Ciò implica un rinnovamento profondo delle infrastrutture portuali, spesso inadeguate ad accogliere le imbarcazioni contemporanee, e un potenziamento delle marine, con un’attenzione particolare all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità ambientale.

Ma la visione del Ministro Santanchè non si ferma al settore nautico.
La qualità dell’offerta turistica italiana, per essere competitiva a livello globale, deve abbracciare l’intero arco dell’esperienza del visitatore.

Ciò implica un’attenzione scrupolosa alla ristorazione, con un’offerta gastronomica che valorizzi le tradizioni locali e promuova l’innovazione culinaria.

È fondamentale, altresì, investire nella formazione del personale, creando figure professionali qualificate e preparate ad affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione.
Un aspetto cruciale, spesso trascurato, è quello dell’housing sociale per i lavoratori del settore turistico.

La dignità del lavoro è indissolubilmente legata alla dignità della casa.
Il Governo italiano, in questo senso, ha messo in campo un piano strategico per la creazione di “staff-house”, residenze dedicate ai lavoratori del turismo, un investimento che mira a risolvere un problema strutturale e a migliorare la qualità della vita di chi contribuisce alla crescita del settore.
In definitiva, la vittoria nella sfida del turismo italiano non è un obiettivo scontato, ma una responsabilità collettiva.
Richiede un impegno costante, un investimento mirato e una visione lungimirante, capace di coniugare tradizione e innovazione, eccellenza e inclusione, per un futuro del turismo italiano che sia realmente sostenibile e competitivo nel mondo.

È una questione di orgoglio nazionale, di sviluppo economico e di tutela del nostro patrimonio culturale e naturale.

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