martedì 30 Settembre 2025
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Genova

Continuità Territoriale Genova: Un Imperativo per la Liguria

La questione della continuità territoriale per Genova trascende il mero favore a una singola città, configurandosi come un imperativo strategico che investe il diritto alla mobilità, lo sviluppo economico e la coesione sociale della Liguria.
L’auspicio di una legislazione che preveda tariffe agevolate sui trasporti pubblici, seguendo l’esempio virtuoso di regioni come la Sardegna e la Sicilia, emerge con forza nel dibattito consiliare, non come un’opzione, ma come una necessità ineludibile.
L’attrattività di Genova come polo economico e innovativo è intrinsecamente legata alla facilità con cui professionisti, dirigenti e investitori possano raggiungerla.
L’attuale situazione, caratterizzata da un’impennata dei costi dei voli, in particolare sulla tratta Genova-Roma, crea un serio ostacolo al trasferimento di risorse umane e capitali, frenando la crescita e compromettendo la competitività del territorio.
Le aziende, come sottolineato in diverse occasioni, manifestano difficoltà nel ricollocare sedi e personale, e questo si traduce in una perdita di opportunità per la Liguria.

La richiesta di continuità territoriale, precedentemente sollevata a Tursi e ora riproposta in seguito all’escalation dei prezzi aerei, non è una novità, ma un segnale di persistenza di un problema che affligge la comunità ligure.
I costi di trasporto, ormai equiparabili a quelli di voli internazionali, impattano negativamente su un’ampia fetta di popolazione, limitando l’accesso a opportunità lavorative, formative e sanitarie.

Studenti, lavoratori e pazienti, in particolare, si trovano a fronteggiare oneri insostenibili per garantire la propria mobilità.

La problematica, di natura complessa e multidimensionale, non si limita a un mero aspetto economico.
Essa incide profondamente sul diritto alla mobilità, sancito a livello costituzionale, e sulla possibilità di garantire pari opportunità a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro residenza.
Una soluzione strutturale, come l’introduzione di una normativa sulla continuità territoriale, permetterebbe di superare una situazione che rischia di creare fratture sociali e di compromettere lo sviluppo armonico del territorio.

L’eco della richiesta di continuità territoriale risuona oltre le fila del Partito Democratico, trovando riscontro anche tra i consiglieri di minoranza, rappresentanti di diverse sensibilità politiche.
Da Mauro Avvenente (Vince Genova) a Mario Mascia (Forza Italia), passando per Alessio Bevilacqua (Lega) e Vincenzo Falcone (Fratelli d’Italia), emerge un consenso trasversale sulla necessità di affrontare con urgenza la questione, riconoscendo l’impatto negativo sui cittadini e sull’economia ligure.
La convergenza di queste voci evidenzia come la continuità territoriale non sia una questione di appartenenza politica, ma un interesse condiviso che merita un’azione rapida e determinata da parte delle istituzioni.

L’obiettivo finale è quello di rafforzare la Liguria, rendendola più accessibile, dinamica e competitiva.

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