martedì 30 Settembre 2025
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Don Baget Bozzo, centenario: la Liguria lo celebra tra ricordi e polemiche

Il centenario della nascita di don Gianni Baget Bozzo, avvenuta l’8 marzo 1925, rappresenta un’occasione significativa per la Regione Liguria, che attraverso un’apposita delibera consiliare, si impegna a celebrare la sua complessa e multiforme figura.
L’omaggio, votato a quindici favorevoli (espressione di un’ampia area del centrodestra), un voto dissenziente (espresso dal capogruppo Giovanni Battista Pastorino, della Lista Orlando-Linea Condivisa) e cinque astenuti, testimonia la polarizzazione, pur esistente, attorno alla sua eredità politica e intellettuale.

Don Baget Bozzo incarna una traiettoria politica e spirituale peculiare, un percorso che lo ha visto transitare da una profonda radicata fede cattolica, alimentando una riflessione teologica e sociale di notevole spessore, a un’impegno politico che lo ha portato ad attraversare le diverse anime del panorama italiano del secondo dopoguerra.
Inizialmente figura di riferimento all’interno della Democrazia Cristiana, un partito che ne riconobbe l’acume politico e l’intelligenza strategica, Bozzo si distinse per una visione progressista e attenta alle dinamiche sociali in evoluzione.
L’evoluzione del suo percorso politico lo vide poi sorprendere molti, aderendo al Partito Socialista Italiano e ricoprendo la carica di europarlamentare per due legislature (1984-1989).

Questa transizione, interpretata da alcuni come una rottura con il passato, può essere compresa alla luce della sua costante ricerca di un dialogo costruttivo tra fede, ragione e impegno civile, una ricerca che lo ha portato a superare i confini ideologici tradizionali.

Il suo contributo non si arrestò con l’esperienza socialista.
Bozzo partecipò attivamente alla nascita di Forza Italia, assumendo un ruolo chiave nella definizione del programma formativo del nuovo partito, testimoniando una capacità di adattamento e un’apertura al cambiamento che hanno caratterizzato la sua intera vita politica.
La sua scomparsa, avvenuta nel 2009, privò il panorama politico italiano di un intellettuale capace di cogliere le complessità del presente con lucidità e di proporre soluzioni innovative.
La sua opera, che ha spaziato dalla teologia alla politica internazionale, merita di essere riscoperta e valorizzata.

L’assessore alla Cultura della Regione Liguria, Simona Ferro, ha sottolineato l’importanza della figura di don Baget Bozzo nel panorama culturale e politico ligure, evidenziando come la sua visione e il suo impegno abbiano lasciato un’impronta significativa.

In occasione del centenario, la Regione si impegna a promuovere iniziative celebrative, valutando l’assegnazione della Croce di San Giorgio, massima onorificenza regionale, o l’intitolazione di una sala o uno spazio significativo all’interno dei palazzi regionali, come forma concreta di riconoscimento del suo contributo alla storia e all’identità ligure.

L’iniziativa si pone l’obiettivo di onorare non solo la memoria di un uomo, ma di celebrare un modello di intellettuale impegnato, capace di coniugare fede, ragione e servizio alla comunità.

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