giovedì 11 Settembre 2025
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Genova 2025-2030: Rilancio urbano, sociale e lavoro inclusivo

Genova, città-laboratorio per un futuro condiviso: la visione della Sindaca Silvia Salis per il 2025-2030 si configura come un ambizioso progetto di rigenerazione urbana, sociale ed economica, fondato su principi di equità, sostenibilità e partecipazione attiva dei cittadini.
Le linee programmatiche, articolate in dieci assi strategici interconnessi, delineano un percorso volto a trasformare Genova in un ecosistema urbano resiliente, capace di rispondere alle sfide del XXI secolo e di promuovere il benessere collettivo.

L’azione amministrativa si fonda su un approccio olistico, che riconosce l’importanza di un’economia inclusiva e del lavoro dignitoso.

Il “Patto per il Lavoro” rappresenta un pilastro fondamentale, con l’introduzione di un salario minimo nei contratti comunali, protocolli di collaborazione con le rappresentanze sindacali e misure mirate a stimolare l’imprenditorialità, a sostegno delle start-up e a rivitalizzare le aree produttive marginali, come le vallate interne.

La lotta al lavoro sommerso e al dumping salariale viene posta al centro delle politiche economiche, a garanzia di condizioni di lavoro eque e competitive.
Il welfare non è concepito come una spesa, ma come un investimento strategico nel capitale umano della città.
Un sistema di servizi sociali di prossimità, dislocati nei municipi, mira a intercettare e contrastare le fragilità sociali, con particolare attenzione all’assistenza per anziani e disabili, al sostegno alla genitorialità e alla lotta contro la povertà alimentare.

Un’emergenza spesso silente, quella del disagio psicologico giovanile, viene affrontata con l’implementazione di spazi di ascolto e supporto nei quartieri, riconoscendo l’importanza della salute mentale come elemento cruciale per il benessere individuale e collettivo.
La qualità della vita urbana si declina attraverso il modello della “città dei quindici minuti”, un principio di progettazione urbana che mira a garantire l’accessibilità a servizi essenziali, spazi verdi e opportunità di socializzazione entro un raggio di breve percorrenza.

La rigenerazione urbana diffusa, la manutenzione del patrimonio storico e la riqualificazione degli spazi pubblici contribuiscono a creare un ambiente urbano vivibile, accogliente e inclusivo.
La scuola viene riconosciuta come un’infrastruttura sociale primaria, e un piano pluriennale di edilizia scolastica mira a modernizzare e potenziare gli edifici scolastici, creando ambienti di apprendimento stimolanti e sicuri.
La cultura, intesa come motore di sviluppo sociale ed economico, viene promossa attraverso un piano triennale di interventi, che include la valorizzazione del patrimonio bibliotecario e museale, il sostegno alla produzione artistica e creativa e l’organizzazione di eventi culturali di richiamo.
La mobilità sostenibile rappresenta un’altra priorità, con l’obiettivo di potenziare il trasporto pubblico, incentivare la ciclabilità e migliorare l’accessibilità, senza compromettere i progetti infrastrutturali in corso.

Il diritto alla casa, una sfida complessa e urgente, viene affrontato con un censimento degli alloggi inutilizzati, il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica e la regolamentazione degli affitti a breve termine, al fine di garantire l’accesso a un alloggio dignitoso a prezzi accessibili.

La transizione ecologica è un imperativo, con interventi mirati a migliorare la qualità dell’aria, promuovere l’economia circolare e rafforzare la resilienza climatica.

Infine, la giunta ribadisce i valori fondanti dell’antifascismo e l’importanza della partecipazione democratica, attraverso l’implementazione di strumenti innovativi come il bilancio partecipativo, una piattaforma digitale per la consultazione pubblica e l’istituzione di consulte tematiche, al fine di coinvolgere attivamente i cittadini nelle decisioni che riguardano il futuro della città.

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