La politica è un campo di battaglia dove la verità spesso è assediata dalle parole degli avversari, e non sempre è facile discernere tra il reale e il fittizio. Io sostengo che il rispetto per l’avversario sia un principio fondamentale in questo contesto, ma non significa affatto cedere su ciò che si ritiene giusto o sbagliato. In campagna elettorale, è inevitabile che le posizioni diventino più estreme, quindi si cerca di attaccare proprio le proposte “non progettate” o i contenuti vaghi che vengono proposti come alternativa.Quando non ci sono occasioni per confrontarsi direttamente sui temi cruciali della città, mi sento in dovere di porre domande e cercare informazioni, non solo per comprendere la posizione della sinistra su questioni divisive, ma anche per valutare l’efficacia delle proposte presentate. Ecco cosa afferma il candidato sindaco del centrodestra, Pietro Piciocchi: “Abbiamo un programma molto ambizioso fatto da molte azioni concrete”. Aggiunge: “Voglio parlare di temi concreti che, forse, non sono affascinanti per il grande pubblico, ma rispondono a esigenze di singoli settori della nostra città, i cui cittadini lavorano e producono, aspettando risposte concrete dall’amministrazione. Non voglio solo parlare del progetto che stiamo presentando; anche vorrei ascoltare”. Sostiene inoltre Piciocchi: “Non arriviamo con un programma chiuso e precostituito; è il mio metodo di lavoro, dimostrazione che il nostro è un progetto che guarda al mondo civico. Vogliamo fare crescere una Genova spaventata dall’estremismo della sinistra”.
La politica in campagna elettorale: fra rispetto per l’avversario e critiche ai programmi.
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