Il voto dei sindaci e dei consiglieri comunali dei 67 Comuni che compongono l’area metropolitana di Genova ha determinato un risultato di perfetta parità per il rinnovo del Consiglio Metropolitano.
Nove seggi andranno alla coalizione ‘Coalizione Progressista per Genova Metropolitana’, espressione di un’alleanza tra forze di centrosinistra e Movimento 5 Stelle, mentre gli altri nove saranno occupati dalla lista ‘Per la Città metropolitana’, sostenuta dal centrodestra.
La decisione finale, e quindi la definizione della maggioranza, risiede ora nel voto di silenzio ma decisivo della sindaca Silvia Salis, investita di un ruolo di assoluta mediazione.
L’elezione, un processo di secondo livello, contrasta con le elezioni dirette a suffragio universale, sottolineando la natura tecnica e rappresentativa di questo organo di governo territoriale.
I voti espressi non sono semplici conteggi, bensì “voti ponderati,” un meccanismo che attribuisce maggiore peso alle aree con popolazione più numerosa, riflettendo così la diversità demografica dei Comuni che compongono l’ente metropolitano.
Questo sistema mira a bilanciare la rappresentanza, evitando che i Comuni più piccoli siano soverchiati dai più grandi.
La coalizione Progressista ha conseguito un totale di 47.780 voti ponderati, assicurando i seggi a consiglieri come Giovanni Stagnaro, Stefano Damonte, Giancarlo Campora, Filippo Bruzzone, Simone Franceschi, Claudio Chiarotti, Guglielmo Caversazio, Ilaria Bozzo e Francesca Ghio, figure che avranno il compito di tradurre le esigenze dei territori in politiche metropolitane.
Parallelamente, il centrodestra, con 43.551 voti ponderati, elegge Carlo Gandolfo, Fabrizio Podestà, Giuseppe Passine, Andrea Rossi, Laura Repetto, Vincenzo Falcone, Elisabetta Bicci, Alvino Armanino e Flavia Pastorino, portando con sé prospettive e priorità differenti.
L’affluenza al voto, pari al 78,86% (653 votanti su 828 aventi diritto), testimonia un coinvolgimento significativo degli amministratori locali, superando le percentuali registrate nelle precedenti elezioni del 2017 (76,68%) e del 2022 (76,40%), suggerendo una rinnovata consapevolezza dell’importanza del ruolo del Consiglio Metropolitano nella gestione del territorio e nello sviluppo di politiche integrate che coinvolgano Comuni, Città Metropolitana e cittadini.
Il risultato, lungi dall’essere un semplice pareggio, apre ora a una fase cruciale di negoziazione e di definizione delle priorità per i prossimi anni, con la sindaca Salis chiamata a catalizzare un equilibrio fragile e a orientare le scelte strategiche per l’area metropolitana genovese.