Sfida di grande profondità emotiva per l’addio di Milan Badelj al Genoa. Dopo cinque anni di storia con il club rossoblù, comprese 155 presenze tra campionato e Coppa Italia, il centrocampista croato ha deciso di lasciare la sua impronta a Marassi. La decisione è stata annunciata con una lettera pubblicata sui social del club, dove Badelj ringrazia l’intero organigramma, i suoi compagni di squadra e soprattutto il mondo genovese per l’immenso sostegno ricevuto.”Gruppo, presidente, direttori, allenatori, medico, fisioterapisti, preparatori, team manager, magazzinieri e non ultime le persone che fanno tutto il possibile per tutelarci al meglio”, ha scritto Badelj, rivolgendosi a chi l’ha accudito in questi cinque anni di passione calcistica. La sua lettera è un omaggio commovente ai ricordi dimenticati del passato, un tributo alle prime volte di vita e amore per il club.Ha ricordato l’emozionante ritorno in serie A contro l’Ascoli, quando il suo piccolo Jona assisteva al suo primo stadio, la moglie Erika era ospedalizzata insieme alla figlia Tina presso l’Ospedale Gaslini e lui era in campo. “Se andò bene”, ha scritto, ricordando anche il giorno della prima squadra e i primi passi del suo piccolo Milan allo stadio Marassi.Il senso di gratitudine e affetto che traspare da ogni parola di Badelj è inequivocabile. La lettera è un omaggio ai bambini, a lui stesso, al club e alla città. “Qui a Genova ci sono state tante prime volte per i nostri figli e per noi giovani genitori”, ha scritto con parole che sembrano toccare il cuore di chiunque li abbia lette.La lettera conclude con l’augurio al mondo del club, “Per sempre vostri Erika, Jona, Tina e Milan”. Il suo addio sarà per sempre ricordato come un momento di profonda emozione che ha legato un calciatore al suo club.