Lo Spezia Calcio ha ufficializzato un cambio al timone tecnico, segnando la conclusione del sodalizio con Luca D’Angelo e l’inizio di una nuova era sotto la guida di Roberto Donadoni, il cui impegno contrattuale si estende fino al 30 giugno 2026.
La decisione, pur essendo complessa e dolorosa, riflette la necessità di una ripresa significativa per una squadra che attualmente lotta per la permanenza in Serie B.
Thomas Roberts, proprietario del club, ha espresso profonda gratitudine a D’Angelo per il lavoro svolto e le emozioni positive generate nell’ultima stagione, un percorso che, pur mancando l’agognato ritorno in Serie A per un soffio, ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi spezzini.
La separazione, tuttavia, è stata motivata da una valutazione approfondita della situazione attuale, che evidenzia un declino in termini di risultati e prestazioni.
“Il calcio è dinamismo e cambiamento, e a volte scelte difficili diventano impervie,” ha dichiarato Roberts, sottolineando la volontà di imprimere una svolta.
L’arrivo di Roberto Donadoni rappresenta una scommessa ambiziosa, volta a infondere nuova linfa vitale alla squadra e a riaccendere la speranza nei cuori dei sostenitori.
Donadoni, figura carismatica e di comprovata esperienza nel panorama calcistico italiano e internazionale, non necessita di presentazioni.
La sua nomina non si limita alla mera guida tecnica, ma implica un coinvolgimento più ampio nelle strategie e nelle operazioni calcistiche del club, con l’obiettivo di creare un progetto solido e duraturo.
Charlie Stillitano, co-presidente dello Spezia, ha esaltato le qualità di Donadoni, definendolo un allenatore di prim’ordine, una figura di spicco nel calcio mondiale e un leader capace di ispirare e motivare i propri giocatori.
“Roberto incarna l’esperienza, la determinazione e la passione che ci servono per affrontare questa sfida,” ha affermato Stillitano, sottolineando l’entusiasmo del club nell’accogliere un professionista di tale calibro.
L’immediato compito di Donadoni è risollevare una squadra che, con soli sette punti raccolti in undici partite, si trova all’ultimo posto della classifica di Serie B.
Oltre al miglioramento dei risultati sportivi, la sua missione include il recupero dell’identità e dello spirito combattivo che hanno contraddistinto lo Spezia in passato, restituendo ai tifosi la fiducia e l’orgoglio di sostenere i propri colori.
La scelta di Donadoni, dunque, si configura come un segnale forte, un atto di coraggio volto a invertire la rotta e a ricostruire un futuro più roseo per il calcio spezzino.
Il primo allenamento sotto la sua guida ha già sancito l’inizio di un nuovo capitolo, ricco di aspettative e di potenziali trasformazioni.







