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mercoledì 29 Ottobre 2025

Genoa-Parma: Pareggio amaro, Suzuki eroe inatteso.

Il Ferraris di Genova si è acceso di frustrazione, un coro amaro elevandosi dalle gradinate mentre il Parma, ferito ma ancora in piedi, fuggiva dal campo con un punto prezioso.
Non una vittoria, certo, ma un pareggio conquistato con le unghie e con i denti, un risultato che sa di salvezza in una classifica che mette a nudo le fragilità del Genoa.
La prova di Zion Suzuki, il giovane portiere giapponese, si è rivelata l’eroe inaspettato, erigendosi a baluardo insormontabile tra il Genoa e la sua disperata ricerca di un successo che tarda ad arrivare.

La partita, dominata a lungo sul piano del possesso palla dai padroni di casa – ben il 68,5% – si è rivelata una narrazione di frustrazione e occasioni mancate.
Il Genoa, nonostante un secondo tempo condito da un’intensa pressione e l’impiego di giocatori di peso come Colombo, Venturino, Ekhator e Cornet, non è riuscito a concretizzare la sua superiorità territoriale.

Un assedio prolungato, ma sterile, che ha esasperato i tifosi, esprimendo apertamente la loro delusione attraverso un boato di fischi al triplice fischio.
Il Parma, al contrario, si è presentato a Genova con una strategia prudente, puntando sulla compattezza difensiva e sulla capacità di sfruttare le ripartenze.
La prima frazione di gioco, però, è stata caratterizzata da una scarsa inventiva offensiva da parte di entrambe le squadre, con un singolo episodio degno di nota: una punizione battuta da Malinovskyi che ha trovato la testa di Vitinha, costringendo Suzuki a una parata decisiva.

La svolta, però, si è verificata al 41° minuto con l’ammonizione di Ndiaye per un fallo brutale su Vitinha, un cartellino giallo inequivocabile che si è aggiunto a quello già incassato solo quattro minuti prima, portando all’espulsione del difensore parmense.

La situazione numerica alterata ha spinto Vieira a una rapida contromossa, inserendo Carboni nell’intervallo, ma l’effetto desiderato non si è materializzato.

Il Parma, costretto a una difesa a oltranza, si è affidato a Suzuki, che ha respinto con prontezza i tentativi di Malinovskyi e Masini, e si è elevato a protagonista indiscusso al 37° minuto, negando a Ekhator un gol quasi segnato con un intervento istintivo.
Il momento cruciale della partita si è consumato al 5° minuto di recupero, quando Troilo è stato giudicato colpevole di un fallo in area, regalando al Genoa un rigore.
Cornet si è presentato sul dischetto con l’urgenza disperata di un uomo affogato, ma la sua conclusione è stata parata da Suzuki, sigillando il pareggio e scatenando un’ondata di frustrazione tra i tifosi rossoblù.

Il risultato finale, 0-0, lascia il Genoa ancorato alla zona retrocessione, condividendo l’ultimo posto con il Pisa, in attesa di una Fiorentina capace forse di offrire una diversa interpretazione del campionato.

Per il Parma, questo punto, guadagnato con sofferenza e abilità, rappresenta un piccolo spiraglio di speranza in una stagione che si preannuncia complessa.

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