Il brusio svanito nello stadio Luigi Ferraris lasciando spazio a un coro amaro e a qualche epiteto infuocato proveniente dalla Gradinata Sud, testimonia l’amarezza palpabile di una tifoseria abituata a ben altro.
La sconfitta casalinga subita contro il Mantova, per un soffio, 1-0, risuona come un campanello d’allarme per una Sampdoria che, al di là dei numeri, fatica a trovare la propria identità in questa stagione di Serie B.
La squadra di Possanzini, al contrario, si porta a casa un risultato prezioso, consolidando il proprio cammino con otto punti e relegando la Sampdoria, insieme allo Spezia, nell’ineluttabile zona rossa della classifica.
La partita, priva di particolari spunti interessanti nel primo tempo, ha visto un’inversione di marcia significativa nella ripresa.
Il Mantova, con una ritrovata convinzione e un’organizzazione tattica più solida, ha progressivamente preso in mano le redini del gioco, mettendo a dura prova la difesa blucerchiata.
L’annullato gol di Mensah per un marginale fuorigioco, seppur contestato, ha rappresentato il preludio di un momento cruciale.
La partita si è definita attorno alla figura di Ruocco, autore di una rete di innegabile pregevolezza tecnica.
Al 43′ minuto del secondo tempo, l’esterno offensivo si è involato sulla fascia sinistra, per poi accentrarsi con una progressione elegante e potente, concludendo con un tiro angolato che si è insaccato nell’incrocio dei pali, lasciando il portiere Ghidotti immobile e impotente.
Un gol che racchiude in sé l’efficacia e l’organizzazione di una squadra in crescita, contrapposta alla difficoltà di una Sampdoria alla ricerca di una scintilla.
La rete di Ruocco non è solo il sigillo di una vittoria meritata, ma anche il simbolo di un divario, non solo tattico ma anche di mentalità, che separa al momento le due contendenti.
Il Mantova, con una strategia ben definita e una capacità di adattamento encomiabile, ha saputo sfruttare al meglio le debolezze avversarie, mentre la Sampdoria, nonostante qualche sporadico lampo, ha mostrato una certa fragilità nel trovare soluzioni concrete.
La partita lascia più di un interrogativo per la tifoseria blucerchiata, chiamata a sostenere la squadra in un momento delicato.
Oltre al risultato, emergono carenze interpretative e una certa difficoltà a concretizzare le occasioni create.
La ricerca di una coesione di squadra e di un gioco più efficace diventa imperativa per invertire la tendenza e rimettersi in carreggiata.







