La Sampdoria si trova a fronteggiare una gravissima situazione, innescata da un’indagine interna avviata a seguito di un reportage de “Le Iene”, che solleva pesanti accuse riguardanti il responsabile del settore giovanile, Luca Silvani. La società ligure ha immediatamente reagito con una comunicazione ufficiale, esprimendo una netta e inequivocabile distanza da comportamenti che si discostino dai valori fondamentali che il club si prefigge di incarnare. La vicenda, intricata e potenzialmente dannosa per l’immagine della società, potrebbe portare all’adozione di misure drastiche, inclusa l’allontanamento del dirigente coinvolto, nel pieno rispetto del principio di tutela dell’integrità dell’istituzione calcistica.Al centro dell’indagine vi è l’ingaggio del giovane calciatore Emanuele Profeti, classe 2005. Le accuse, emerse attraverso la ricostruzione giornalistica de “Le Iene”, ipotizzano un percorso di acquisizione del giocatore tutt’altro che trasparente. Secondo le rivelazioni, Profeti sarebbe stato inserito nel settore giovanile senza una preventiva e accurata valutazione tecnica, attraverso un complesso sistema di relazioni con i procuratori sportivi Giulio Biasin e Piero Borella. La dinamica ricostruita include un iniziale pagamento di diecimila euro, presentato come contributo a titolo di sponsorizzazione, a cui si sarebbero aggiunti ulteriori sessantamila euro, destinati a coprire altre voci di spesa legate all’operazione.La vicenda non si limita a sollevare interrogativi sulla correttezza delle procedure di reclutamento, ma apre un varco su possibili dinamiche di corruzione e manipolazione nel delicato mondo del calcio giovanile, un ecosistema spesso terreno fertile per attività illegali e abusi. La pressione sull’ambiente giovanile, sempre più esposto alla competizione e alla ricerca di talenti a tutti i costi, può, infatti, favorire la nascita di circuiti opachi e la compromissione dell’etica sportiva.La reazione della Federclubs doriana, un’associazione di supporter storici e profondamente legati alla società, testimonia l’amarezza e la profonda preoccupazione che serpeggia tra i tifosi. L’appello a una radicale revisione dell’ambiente societario, un vero e proprio “reset”, riflette il desiderio di un cambiamento strutturale che possa ripulire il club da ogni forma di compromesso e restituire ai sostenitori un’immagine di trasparenza e correttezza. La vicenda Profeti rappresenta un momento cruciale per la Sampdoria, un banco di prova che potrebbe definire il futuro della società e il suo rapporto con la tifoseria, richiedendo un’azione decisa e una profonda riflessione sui valori che devono guidare il percorso del club.
Sampdoria, indagine shock: accuse di corruzione nel settore giovanile.
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