Lo Spezia, galvanizzato da un rinnovato spirito di squadra e dalla fiducia incrollabile nei confronti del suo allenatore, Luca D’Angelo, conquista un successo convincente ad Avellino, un risultato che potrebbe segnare l’inversione di rotta in un campionato finora segnato dalle difficoltà.
La vittoria, netta e impensata, per 0-4, al Partenio, non è frutto del caso, ma l’espressione di una strategia ben precisa e di una resilienza dimostrata dai giocatori.
La partita si è decisamente sbilanciata a favore degli ospiti a seguito dell’espulsione, a fine primo tempo, di Palmiero, il cui intervento falloso nei confronti di Esposito ha compromesso l’equilibrio del match.
Questo episodio, lungi dal favorire una reazione veemente da parte dell’Avellino, ha amplificato le dinamiche positive dello Spezia.
Nella ripresa, la squadra ligure, mantenendo un approccio metodico e paziente, ha saputo sfruttare al meglio la superiorità numerica.
La rete del vantaggio, al 63° minuto, siglata da Aurelio, abile a concludere di testa su un’azione di Nagy, ha sbloccato il risultato e scatenato un’ondata di entusiasmo.
Nonostante la successiva intensificazione dell’Avellino, che mister Biancolino ha cercato di rafforzare con nuovi inserimenti offensivi, la difesa dello Spezia ha mantenuto una solidità a dir poco impenetrabile.
Le scelte tattiche di D’Angelo, che ha inserito Vlahovic, Di Serio e Beruatto, si sono rivelate quanto mai azzeccate.
A partire dall’83° minuto, i frutti di questa gestione si sono materializzati in una sequenza di gol che hanno sigillato il destino della partita.
Vlahovic, innescato da un’azione di classe orchestrata da Esposito, ha trovato il modo di insaccare alle spalle del portiere Iannarilli.
Vignali, da fuori area, ha poi dimostrato grande precisione con un tiro potente che si è insaccato sotto la traversa.
Infine, Di Serio, abilmente servito da un cross perfetto di Beruatto, ha completato il quadro con un gol che ha esaltato l’entusiasmo dei tifosi in trasferta.
La vittoria, oltre al punteggio, rappresenta un momento di profondo significato per il club ligure.
Solo pochi giorni prima, la panchina di D’Angelo era stata oggetto di forti discussioni, tanto da portare ad un tentativo, poi fallito, di ingaggiare Guido Pagliuca.
La ritrovata fiducia e l’abbraccio dei giocatori e dello staff tecnico testimoniano un profondo legame che va al di là del semplice rapporto allenatore-squadra.
Mercoledì, lo Spezia avrà l’opportunità di confermare questo trend positivo contro il Padova, in un match che si preannuncia cruciale per consolidare la ripartenza.







