Governo Itlaiano approva decreto legge per cattura migranti irregolari con espulsione verso centri all’estero

Il Consiglio dei Ministri ha varato un nuovo decreto legge che prevede la possibilità di inviare anche nei centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) situati all’estero i migranti irregolari presenti sul territorio italiano. Questa misura, volta a implementare le strategie di contrasto dell’immigrazione illegale, è stata approvata durante l’incontro del Consiglio dei Ministri del giorno odierno.Il punto focale di questo provvedimento giuridico si concentra sulla creazione di un regime di cattura e rimpatrio dei migranti irregolari che si sono ritrovati a soggiornare sul territorio italiano. Ciò comporta la possibilità, in linea con l’istituto del Cpr, di procedere alla loro cattura e successivo trasferimento verso aree all’estero, specificamente previste per questo tipo di operazioni.Le principali novità apportate da questa normativa riguardano:1. Ampliamento dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr) verso l’estero: con la scelta di destinare nuove sedi in paesi stranieri, si intende aumentare le opzioni disponibili per gli uffici competenti della protezione internazionale e delle Questure, favorendo un approccio più efficace ai confronti dell’immigrazione irregolare.2. Misure di contenimento dei flussi migratori: l’intento è quello di attenuare la folla migratoria in transito verso il Nord Europa. Di fronte a tali emergenze, ciò è inteso per essere una misura per prevenire l’invasività e contrastarne le operazioni.3. Strengthening delle operazioni di cattura dei clandestini: mediante un ampliamento dei centri di rimpatrio, il Governo intenderebbe velocizzare la loro identificazione e successiva espulsione dal territorio.In sintesi, questo provvedimento si vuole porre in posizione per affrontare i numeri sempre più crescenti di clandestini che tentano di varcare le frontiere italiane. Con ciò l’Italia intende prendere misure decise per tutelare la propria sovranità e scongiurare situazioni di crisi come ad esempio quella scoppiata a Otranto.

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