23 gennaio 2025 – 11:20
Il Bicciolano è una figura emblematica che racchiude in sé tre significati distinti ma profondamente legati tra loro. Innanzitutto, rappresenta l’abitante tipico di Vercelli, caratterizzato da un mix unico di ingenuità e astuzia, di ruvidezza e generosità. Questo personaggio popolare si manifesta anche come il celebre dolce pasticcio secco, creato nel lontano 1831 dal confetturiere Carlo Provinciale e donato persino alla principessa sabauda Maria Anna durante un evento storico che ha segnato la memoria della città.Ma il Bicciolano non è solo un nome proprio o una prelibatezza culinaria: è anche la maschera simbolo di Vercelli, colui che porta con sé le chiavi della città durante il Carnevale. Questa figura non è solo un travestimento festoso, ma incarna veramente lo spirito e il cuore del popolo vercellese, con la sua prontezza d’ingegno e il suo grande cuore.Nel corso dei secoli, il Bicciolano ha assunto diverse forme e interpretazioni: dai burattini del teatrino dei fratelli Nigra nell’Ottocento al moderno abbigliamento ispirato allo stile francese con cappello tricorno marrone e gilet verde. E sebbene la tradizione voglia che l’interprete della maschera femminile cambi ogni anno, ci sono presenze maschili che si sono mantenute nel tempo, come dimostra l’esempio di Pinuccio Ungaro nel 1948.In definitiva, il Bicciolano rappresenta molto più di un semplice sinonimo o una delizia gastronomica: è l’anima viva di Vercelli, un simbolo di continuità e identità che si rinnova costantemente attraverso le generazioni. La sua storia ricca di significati e sfumature ci ricorda quanto sia importante preservare le radici culturali e tradizionali per mantener viva l’autenticità di una comunità nel corso del tempo.