Il capo del principale partito di opposizione, il CHP, ha affermato che circa 300.000 persone si sono riunite sotto la giurisdizione municipale di Istanbul per protestare contro l’arresto di Ekrem Imamoglu, sindaco della città sul Bosforo, accusato di corruzione e terrorismo.Nel corso dell’incontro, Ozgur Ozel ha urlato ai funzionari delle forze dell’ordine: “Se ci provate con gas lacrimogeni o veicoli per la sicurezza sarete responsabili di tutto ciò che accadrà qui! Siamo qui da 300.000 persone!”La manifestazione era stata proibita, ma le violenze tra i partecipanti e la polizia sono proseguite, come hanno riferito i media locali.In un’atmosfera di grande tensione i manifestanti hanno continuato a urlare slogan per esortare al confronto con la forza. La situazione è stata descritta dai presenti come “calda” e i corrispondenti esteri in loco stanno descrivendo una scena “di guerra civile”.Per cercare di placare gli animi, le autorità turchie hanno inviato ambulanze per somministrare aiuti medici e ha fatto intervenire i pompieri.Il partito del CHP si è schierato in favore delle manifestazioni contro l’arresto del sindaco, ritenendo che esso fosse un atto di repressione della libertà d’espressione.
Il caos a Istanbul, 300mila persone in piazza per il sindaco arrestato
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