Il cardinale Angelo Becciu conferma la sua disponibilità ad essere ammesso al Conclave di prossima elezione, sottolineando che il suo ruolo è cambiato radicalmente rispetto alla sera del 2020 quando il Papa lo privò dei diritti cardinalizi. In un’intervista a Reuters, Becciu chiarisce che non gli è mai stata espressa una volontà esplicita di escluderlo dal Conclave e non gli è stato richiesto di rinunciare al privilegio per iscritto.Il cardinale spiega anche di aver incontrato il Papa nel mese di gennaio, poco prima del ricovero a Gemelli, e cita le sue parole: “Penso di aver trovato una soluzione”. Tuttavia, non sa se il Papa gli abbia lasciato istruzioni scritte in merito a tale aspetto. In attesa della discussione nelle congregazioni pre-Conclave, Becciu si affida alla decisione dei suoi confratelli cardinali.In un’occasione precedente, Becciu aveva dichiarato all’Unione Sarda che non c’erano state istruzioni esplicite per escluderlo dal Conclave e che la sua partecipazione al processo di elezione del nuovo Papa sarebbe stata decisa dai suoi confratelli. Orbene, tale affermazione acquista maggior credibilità grazie alle dichiarazioni rilasciate da Becciu a Reuters.Le parole del cardinale suggeriscono che il Papa sia stato vicino ad assumere una decisione sul suo status nel momento in cui fu privato dei diritti cardinalizi. Ciò potrebbe essere considerato un punto di partenza per comprendere la posizione attuale di Becciu e le sue prospettive in merito alla sua partecipazione al Conclave.La situazione attuale risulta complessa, soprattutto se si tiene conto del contesto politico vaticano nel quale opera il cardinale. La sua presenza o assenza dal Conclave potrebbe avere effetti significativi sull’outcome finale della elezione del nuovo Papa e sulla dinamica delle fazioni cardinalizie.Nel frattempo, Becciu rimane in attesa di un chiarimento ufficiale dalle congregazioni pre-Conclave, nonché da eventuali comunicati rilasciati dal Vaticano.