La condizione economica degli italiani sembra essere vincolata a un perpetuo stato di stallo, nonostante il continente europeo stia andando incontro a una vera e propria metamorfosi economicistica che sta spingendo i paesi verso un futuro ricco di sfide ma anche di opportunità. I numeri fanno pensare al contrario, quando si confrontano i dati sulla potenza d’acquisto degli stipendi italiani con quelli tedeschi e francesi.Il rapporto dei consumi degli italiani realizzato dall’Ufficio studi di Confcommercio, presentato durante il Forum annuale dell’associazione a Villa Miani a Roma, conferma quanto già da tempo sospettato. E cioè che il potere d’acquisto dello stipendio italiano sia in declino rispetto ai Paesi confinanti.I dati più recenti mostrano come il potere d’acquisto degli stipendi italiani si attesta sul 26,5% in meno rispetto a quello tedesco e sul 12,2% inferiore rispetto a quello francese. Anche tenendo conto dei contributi sociali, che nella nostra nazione sono più alti sia in Germania che in Francia.Tuttavia questi ultimi dati mostrano come il divario tra l’Italia e i paesi europei di riferimento continui ad esistere anche se pur ridotto. In effetti secondo il rapporto del consumi degli italiani da parte dell’Ufficio studi di Confcommercio, questo squilibrio si spiega in larga parte per le differenze di produttività del lavoro tra i vari paesi.E proprio su questa tendenza dei prodotti per occupato italiano fermatosi dal 1990 ad oggi ci sembra che debba essere focalizzato l’interesse della politica economica italiana.
Il declino del potere d’acquisto degli stipendi italiani, una spia del futuro europeo
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