Il ‘fuoco amico’ nel caso della morte di Filippo Raciti: la tesi che torna alla ribalta

Il caso della morte di Filippo Raciti, ispettore di polizia deceduto nel 2007 durante scontri tra forze dell’ordine e ultras del Catania, torna alla ribalta con la tesi del ‘fuoco amico’. L’avvocato Giuseppe Lipera, difensore di Antonino Speziale condannato per omicidio preterintenzionale, ha presentato una domanda di revisione del processo alla Corte d’appello di Messina basata su una presunta ‘nuova prova’: due interviste rilasciate a Le Iene nel 2020 che sostengono la teoria del ‘fuoco amico’. Secondo queste testimonianze, Raciti sarebbe stato colpito mortalmente da un veicolo della polizia durante i disordini. Questa ricostruzione è stata oggetto di controversie nei processi precedenti e respinta da tre gradi di giudizio. La donna coinvolta nelle interviste ha dichiarato di aver udito un poliziotto chiedere scusa al padre dell’ispettore per la morte causata da un errore collega, sostenendo che Speziale sarebbe stato un capro espiatorio in tutta la vicenda.

Notizie correlate
Related

“Il Pontefice trascorre una notte di pace e riflessione nella quiete del Vaticano”

Durante le ore notturne, il Pontefice ha trascorso un...

Addio a Fulco Pratesi: pioniere dell’ambientalismo italiano e fondatore del Wwf Italia

Il mondo dell'ambientalismo italiano piange la scomparsa di Fulco...

Cambio di collocazione per Filippo Turetta: preoccupazione tra gli avvocati

Filippo Turetta, il giovane di 23 anni condannato all'ergastolo...
Exit mobile version