Il governatore Giovanni Toti, con un’aria serena e imperturbabile, fece ritorno nel suo appartamento a Genova, scortato con discrezione da agenti della guardia di finanza. Le sue spalle mostravano il peso della fatica accumulata, mentre stringeva tra le mani l’imponente ordinanza della Procura, composta da oltre 600 pagine cariche di dettagli intricati e rivelazioni sorprendenti.Ora, forse, Toti potrebbe concedersi una pausa nella sua dimora ad Ameglia, situata nella pittoresca cornice dello spezzino. È lì che attualmente risiede in ottemperanza agli arresti domiciliari impostigli nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione che ha scosso le fondamenta del potere politico locale. La quiete apparente che lo circonda è interrotta solo dal fruscio delle pagine dell’ordinanza e dai sussurri dei suoi pensieri inquieti sul futuro incerto che lo attende.
Il futuro incerto del governatore Toti: ritorno a Genova tra fatica e arresti domiciliari.
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