Il traforo del Monte Bianco si prepara ad affrontare una nuova chiusura totale di 15 settimane per lavori di risanamento della volta, che si protrarrà da settembre a dicembre. Questa decisione è stata presa in base alle indicazioni del gestore, al fine di ridurre al minimo l’impatto sul traffico locale e turistico. Durante un incontro volto a condividere i risultati degli studi commissionati ad Arpa Vda e all’UniVda sugli impatti delle chiusure del traforo sul territorio valdostano, il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha sottolineato l’importanza di un confronto aperto e obiettivo.Testolin ha proposto la possibilità di perforare una seconda canna sotto il Monte Bianco, seguendo l’esempio del traforo del Fréjus, come soluzione che garantirebbe maggiore sicurezza e attenzione all’ambiente. Tuttavia, è fondamentale che questa nuova infrastruttura non porti a un aumento significativo dei flussi di mezzi pesanti e non comprometta i progetti di sviluppo delle reti ferroviarie e dell’intermodalità dei trasporti commerciali.È innegabile che le chiusure del traforo avranno un impatto sul collegamento transfrontaliero, limitando le opportunità di collaborazione con le comunità dell’alta Savoia e influenzando negativamente le attività economiche locali. È quindi necessario trovare soluzioni che bilancino efficacemente la necessità di manutenzione delle infrastrutture con il sostegno allo sviluppo economico della regione.
“Il futuro incerto del traforo del Monte Bianco: chiusura totale per 15 settimane in arrivo”
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