La borsa italiana registra una terza giornata consecutiva di pesanti sventure, con l’indice Ftse Mib che subisce un calo del 5,18%, superando leggermente il ribasso dell’Ftse All share del 5%. Le transazioni sono ancora molto intense, toccando quota 8,9 miliardi di euro controvalore, anche se si ferma a poco meno rispetto al record di venerdì (9,1 miliardi) e dei 5,6 miliardi di giovedì.Nel paniere delle aziende con capitalizzazione più alta, A2a è il titolo più penalizzato, sceso dell’8,5% a 1,97 euro, seguito da Recordati con un calo del 8,4%. Anche i cosiddetti “giganti” non sono stati risparmiati: Eni registra un ribasso del 7,7% a quota 12,04 euro e Enel chiude in perdita del 7,5% a quota 6,8.Le vendite importanti si registrano su Ferrari (-6,5%), Pirelli (-6,1%) e Tim che ha ceduto sei punti percentuali per scendere a 0,28 euro. Le banche, che inizialmente hanno affrontato la sessione con un andamento molto negativo, cercano di ridurre le perdite nel finale della giornata, ma Intesa è comunque il titolo più penalizzato tra quelle dei grandi istituti di credito, chiudendo a -5,5%.Tra i titoli maggiori, solo Stm cerca di avvicinarsi alla parità, ma nonostante ciò registra un calo dello 0,8% a quota 16,8 euro.
Il mercato azionario italiano chiude la terza giornata consecutiva in rosso con un calo dell’indice Ftse Mib del 5,18%.
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