Il mondo della cultura e dello spettacolo è in fermento con le recenti nomine dei consiglieri governativi nel cda della Scala da parte del ministro della Cultura Alessandro Giuli. Tra i prescelti spiccano nomi di grande rilievo, come l’ex presidente Rai Marcello Foa e l’ex vicepresidente della Lombardia Melania Rizzoli. Queste scelte sono state effettuate in seguito all’indicazione di Barbara Berlusconi da parte della Regione Lombardia, garantendo così un equilibrio all’interno del centrodestra.Nove sono i membri totali del consiglio, con il sindaco di Milano Giuseppe Sala a ricoprire il ruolo di presidente. Ad arricchire ulteriormente il panorama ci sarà Diana Bracco per la Camera di Commercio, figura di spicco già nota per la sua esperienza alla guida di Assolombarda e Expo. Confermati anche nomi illustri come Giovanni Bazoli per la fondazione Cariplo, Claudio De Scalzi per Eni e Giacomo Campora per Allianz.Marcello Foa, milanese poliedrico giornalista e scrittore nonché conduttore radiofonico, si è detto entusiasta di avvicinarsi alla Scala, teatro lirico di fama mondiale che rappresenta un simbolo culturale italiano senza pari. Anche Melania Rizzoli ha sottolineato l’importanza e il prestigio dell’istituzione scaligera, ribadendo la necessità di valorizzare ulteriormente il suo ruolo nel contesto internazionale.Con l’avvicendamento dei membri del consiglio si aprono prospettive interessanti per il futuro della Scala: dalla nomina del direttore del ballo a quella del direttore musicale, passando per le decisioni cruciali legate alle performance artistiche e alla gestione finanziaria dell’ente. Il nome di Daniele Gatti è stato fatto come possibile successore dell’attuale direttore Riccardo Chailly, il cui mandato potrebbe giungere al termine a causa dei recenti problemi di salute.In questo contesto dinamico e ricco di sfide si staglia la figura del nuovo sovrintendente Fortunato Ortombina, chiamato a guidare la Scala verso nuovi traguardi artistici e organizzativi. La presenza femminile nel consiglio triplicata rispetto al passato promette una visione più inclusiva e diversificata delle strategie da adottare per mantenere alto il prestigio dell’Istituzione teatrale più celebre d’Italia.
Il mondo della cultura e dello spettacolo in fermento: nomine di rilievo nel cda della Scala
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