Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si distingue per il frequente ricorso alla Costituzione per esprimere la propria posizione in merito ai provvedimenti del governo, considerando la mancanza di una sinistra o un’opposizione efficace. Questa è l’opinione espressa dalla deputata di FdI Ylenja Lucaselli durante la sua partecipazione a Tagadà su La7. Lucaselli ha sottolineato che se il presidente firma i provvedimenti, significa che non vi sono problemi costituzionali rilevanti.Lucaselli ha evidenziato un eccessivo interventismo che però non si traduce necessariamente nel blocco di alcune misure cruciali come quelle sull’immigrazione o sul ddl Foti riguardante la revisione della Corte dei Conti. Queste misure sono fondamentali per garantire il controllo della Corte dei Conti sugli enti locali.Il ddl Foti potrà essere oggetto di contestazioni e dibattiti nelle sedi appropriate del Parlamento, rimanendo aperto al confronto e alle valutazioni. Tuttavia, Lucaselli ha sottolineato che il riferimento del presidente oltrepassa leggermente i suoi poteri istituzionali, suscitando riflessioni sulla corretta distribuzione delle competenze politiche.In conclusione, emerge una complessa dinamica tra le istituzioni e l’esercizio del potere, con la necessità di bilanciare l’intervento presidenziale con il rispetto delle regole costituzionali e dell’autonomia parlamentare.
Il presidente Mattarella e il ruolo costituzionale: bilanciare l’intervento presidenziale con il rispetto delle regole democratiche
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