Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha recentemente dichiarato che la Repubblica non appartiene solo ai turchi ma anche ai curdi, sottolineando l’importanza di un processo di pace tra Ankara e il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) per risolvere un conflitto durato oltre 40 anni. Nel suo discorso al gruppo parlamentare del partito AKP, Erdogan ha enfatizzato che la Turchia è la casa di tutti i suoi 85 milioni di cittadini, inclusi non solo i curdi ma anche altre minoranze presenti nel paese. L’obiettivo dichiarato è quello di eliminare completamente la questione del terrorismo dall’agenda nazionale, con riferimento alla proposta di Devlet Bahceli, leader dell’estrema destra nazionalista, che ha invitato Abdullah Ocalan, leader del PKK attualmente detenuto, a sciogliere il gruppo come passo verso una possibile revisione delle politiche carcerarie.Erdogan ha inoltre ribadito il rifiuto di qualsiasi negoziato con le forze curde siriane e i vertici del PKK presenti nella regione settentrionale del Kurdistan iracheno. Ha condannato fermamente l’attentato terroristico avvenuto nella provincia di Ankara e rivendicato dal PKK, sottolineando la necessità di mantenere la sicurezza interna e contrastare le minacce alla stabilità del paese. La visita ricevuta da Ocalan in carcere dopo quattro anni di isolamento ha sollevato interrogativi sulla possibilità di una svolta nella strategia del gruppo armato curdo, con il leader prigioniero che sembra propenso a intraprendere vie legali e politiche anziché proseguire nella lotta armata.In questo contesto complesso e delicato, Erdogan si pone come mediatore tra le varie fazioni coinvolte nel conflitto curdo-turco, cercando una soluzione pacifica che possa garantire stabilità e prosperità per tutti i cittadini della Turchia. La sfida resta enorme data la lunga storia di tensioni e violenze tra le parti in causa, ma l’impegno per un dialogo costruttivo e inclusivo sembra essere al centro della strategia politica attuale dell’amministrazione turca.
Il presidente turco Erdogan mediatore per la pace tra turchi e curdi
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