La Corte di Cassazione si è espressa in merito alla richiesta dei difensori di Olindo e Rosa Bazzi di riesaminare la sentenza d’appello emessa a seguito della strage di Erba, condannando i coniugi al carcere a vita. Il Procuratore Generale ha presentato una petizione alla Corte per dichiarare inammissibile il ricorso dei difensori, sostenendo che le cosiddette “prove nuove” avanzate dai legali sono semplicemente speculazioni e astrazioni prive di fondamento concreto. Secondo il PG, queste affermazioni non presentano alcuna base fattuale o scientifica per essere considerate come evidenze decisive. La sentenza della Corte d’Appello di Brescia che ha respinto la richiesta di revisione è stata giustificata con l’assenza di elementi sufficientemente solidi e coerenti per alterare la versione dei fatti già accertata dalla corte distrettuale originaria. La questione principale in questo caso sembra essere come valutare l’attendibilità delle nuove “prove” presentate dai difensori, le quali sono state giudicate non solo insufficienti per aprire una fase di riesame ma anche eccessivamente generiche, privando il processo di un reale merito.
Il Procuratore Generale blocca l’appello Bazzi: prove nuove astrazioni prive di fondamento
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