Il regista Angelo Longoni lascia il teatro, il cinema e la televisione: un artista completo

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Il regista e scrittore Angelo Longoni ha lasciato questo mondo, stroncato da un destino che sembrava voler prolungare la sua esistenza tra le luci della ribalta e il silenzio dei suoi più intimi pensieri. La notizia è stata data dall’ANSA attraverso una telefonata della moglie, l’attrice Eleonora Ivone, un segno di rispetto e devozione per un uomo che lascia dietro di sé un’impronta indelebile nel mondo del teatro, del cinema e della televisione.Angelo Longoni era nato a Milano nel 1955, città dalla quale sarebbe partito con il suo sogno di creare qualcosa di nuovo e di rivoluzionario. La sua formazione artistica aveva avuto come maestro Paolo Grassi, un nome leggendario nel mondo del teatro italiano. Il suo percorso professionale lo aveva portato a fondare l’associazione Cendic (Centro d’interpretazione e nuove drammaturgie) che sarebbe diventata il fulcro della sua creatività e della sua passione.La sua produzione teatrale, cinematografica e televisiva è stata ricca di titoli originali come “Uomini senza donne” e “Naja”, opere che avevano toccato il cuore del pubblico e lo avevano lasciato perplesso. La trasposizione al cinema delle sue storie era diventata una costante della sua produzione, e tra queste si annovera la miniserie su Caravaggio con Alessio Boni nel ruolo dell’artista baroccheggiante, e il recente “Noi Giuda” con Massimo Ghini. Il suo stile era sempre stato un misto di innovazione e rispetto per la tradizione. Il legame tra teatro e cinema era per lui fondamentale: i due linguaggi non dovevano essere considerati nemici, ma anzi, potevano dialogare tra loro e creare qualcosa di nuovo.I funerali di Angelo Longoni si terranno mercoledì 23 aprile alle ore 12 alla Chiesa di Santa Maria in Trastevere a Roma. Sarà un momento di commozione per tutti coloro che lo hanno conosciuto, ma anche un atto di omaggio per l’opera di questo grande artista che ha lasciato una ferita profonda nel mondo del teatro e della cultura italiana.Per molti, Angelo Longoni era qualcosa di più del semplice regista e scrittore. Era un artista completo, che aveva saputo creare mondi immaginari e riportarli sulla carta per mezzo delle sue parole; ma soprattutto, era un uomo con il quale si poteva condividere l’emozione della scoperta del teatro, del cinema e della televisione come strumenti di conoscenza della realtà. Lascia in eredità un mondo ricco di emozioni e la certezza che, nel nome dell’arte, possiamo sempre trovare una nuova ragione per continuare a vivere.

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