Il caso di Chico Forti, ex campione di vela e produttore 65enne, ha preso una svolta decisiva con il suo ritorno in Italia dopo 24 anni trascorsi dietro le sbarre in Florida. Accusato negli Stati Uniti di omicidio, è stato rinchiuso nel carcere di Verona suscitando un’ampia attenzione mediatica. La Procura ha avviato un’indagine in seguito alle dichiarazioni di un detenuto che sostiene che Forti abbia tentato di contattare esponenti della ‘ndrangheta per intimidire il direttore del giornale ‘Il Fatto Quotidiano’, Marco Travaglio, la giornalista Selvaggia Lucarelli e un’altra persona.Tuttavia, l’avvocato di Forti, Andrea Radice, ha dichiarato che il suo assistito è completamente all’oscuro di queste accuse e si è mostrato sorpreso e sconvolto alla notizia apparsa sui media. Forti si dice “stupito, affranto e smarrito” da quanto gli viene attribuito, negando categoricamente ogni coinvolgimento nei fatti contestati. La sua difesa si concentra sulla totale estraneità alle vicende citate e sulla volontà di dimostrare la sua innocenza davanti alla legge italiana.La vicenda assume contorni sempre più intricati mentre emergono nuovi dettagli sul passato e sulle circostanze che hanno portato a questo drammatico epilogo. L’ex campione sembra essere al centro di una rete complessa di relazioni e interessi che vanno oltre la mera accusa penale a lui rivolta. Resta da capire quale sarà l’esito delle indagini in corso e se sarà possibile fare chiarezza su questa intricata vicenda giudiziaria che tiene col fiato sospeso l’opinione pubblica italiana.
Il ritorno di Chico Forti in Italia: accuse, smentite e indagini in corso
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