03 febbraio 2025 – 09:45
Il governatore Cirio ha ribadito più volte la sua contrarietà al terzo mandato, ritenendo che 10 anni siano sufficienti per portare avanti un’azione di governo efficace. Questa posizione è stata condivisa anche dal partito Forza Italia, di cui è vicesegretario. Attraverso una nota della Regione, il governatore ha posto fine al dibattito che coinvolge il centrodestra.La legge piemontese del 2023 è stata al centro delle polemiche, in quanto ha introdotto il divieto del terzo mandato. Nonostante ciò, la legge non è stata contestata. Secondo un’interpretazione diffusa, l’articolo 33 della legge approvata a Palazzo Lascaris nel luglio di due anni fa prevede che il conteggio dei mandati parta solo dalla legislatura attuale, iniziata nel 2024.Questa normativa potrebbe consentire al governatore Cirio di candidarsi nuovamente per un terzo mandato. Il capogruppo della Lega, Fabrizio Ricca, sostiene questa possibilità. Tuttavia, il consigliere del Pd Daniele Valle solleva dubbi sulla coerenza del governatore e propone una modifica alla legge regionale per limitare i mandati consecutivi a due.Le critiche del Movimento 5 Stelle si concentrano sull’apparente disinteresse di Cirio verso la Regione e sul suo presunto interesse a candidarsi per un incarico a Roma tra qualche anno. Questa normativa regionale potrebbe rappresentare una sorta di salvagente per il futuro.A livello nazionale, questa questione complica ulteriormente il dibattito sul terzo mandato e mette in luce come le leggi regionali possano influenzare le decisioni a livello nazionale. La posizione divergente tra Lega e Forza Italia all’interno del centrodestra riflette le tensioni interne sul tema del terzo mandato.
