Durante il vertice della Nato a Washington, la premier Giorgia Meloni ha sottolineato l’impegno dell’Italia nel rispettare la spesa del 2% del PIL per la difesa, considerando le risorse e le capacità a disposizione. Ha inoltre evidenziato il ruolo significativo che l’Italia svolge all’interno dell’Alleanza nordatlantica come uno dei principali contributori di personale nelle missioni e operazioni di pace. Il know-how italiano è molto richiesto e apprezzato in questo contesto.Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha annunciato che per adempiere agli impegni Nato relativi alla spesa militare del 2% del PIL o accelerarli, potrebbe chiedere alla nuova commissione dell’Unione Europea di considerare gli investimenti nella difesa come un fattore rilevante da escludere dal patto di stabilità. Tale richiesta era stata già presentata alla commissione precedente. In caso contrario, l’Italia si impegna comunque a rispettare la scadenza del 2028 e raggiungere l’obiettivo prefissato.In relazione all’Ucraina, si è posto un’enfasi particolare sulla difesa antiaerea come strumento fondamentale per proteggere i civili e le infrastrutture critiche attaccate dalla Russia. Tra gli episodi citati dalla Meloni vi è l’attacco all’ospedale pediatrico a Kiev e ai bambini malati oncologici che sono stati vittime degli attacchi russi. L’Italia ha contribuito con la donazione di un sistema d’arma Samp-T per supportare la difesa ucraina in questa delicata situazione.
Impegno italiano nella difesa: Meloni e Crosetto al vertice Nato
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