06 marzo 2025 – 08:45
Pierluigi Caramellino, l’imprenditore di 61 anni titolare dell’Immobiliare Sant’Andrea di Chivasso, si trova nuovamente nei guai giudiziari a causa di un caso di stalking ai danni di un’ex dipendente. La sentenza emessa questa mattina lo ha condannato a 5 mesi di reclusione, in seguito alla ricostruzione dei fatti avvenuti tra marzo e ottobre 2023, che hanno visto protagonista una serie di minacce e telefonate incessanti rivolte alla donna. Questo comportamento persecutorio è culminato il 5 ottobre 2023 con un messaggio audio intimidatorio inviato dall’imprenditore.La vicenda legale si intreccia con la situazione finanziaria dell’Immobiliare Sant’Andrea, dichiarata fallita nel dicembre del 2020 con debiti milionari. L’ex dipendente che ha firmato l’istanza di fallimento dopo aver subito mancati pagamenti per anni è stata il punto di partenza per una serie di azioni legali che hanno coinvolto altri creditori. Tuttavia, le azioni violente e moleste perpetrate da Caramellino hanno portato alla sua condanna odierna.Il giudice Alfredo Toppino ha emesso la sentenza imponendo all’imprenditore una pena complessiva di 6 mesi e 20 giorni, considerando il vincolo della continuazione. Inoltre, è stata riconosciuta alla vittima una provvisionale di 2 mila euro come risarcimento morale. L’avvocata Emanuela Surace ha assistito la parte civile durante il processo, sottolineando l’importanza della tutela delle vittime di stalking.Questa vicenda personale si intreccia con gli affari pubblici della città in seguito all’acquisto dell’ex convento di San Bernardino da parte dell’Immobiliare Sant’Andrea. Il complesso edilizio noto come Istituto San Giuseppe è diventato oggetto di contesa tra Caramellino e l’ex dipendente, evidenziando le tensioni esistenti tra le due parti. La storia tumultuosa dell’imprenditore si riflette così anche nella sfera pubblica locale, mettendo in luce le conseguenze nefaste delle azioni illegali sul tessuto sociale e economico della comunità chivassese.