Inchiesta tangenti Liguria: emergono 30 milioni in contanti a Spinelli, Procura indaga con sospetti su provenienza fondi

L’inchiesta sulle tangenti in Liguria ha portato alla luce una somma consistente di trenta milioni di euro, consegnati in contanti ad Aldo Spinelli da una fonte ancora ignota. Questo dettaglio è emerso dalle intercettazioni condotte dagli inquirenti e riportate dai media nazionali. Al centro delle conversazioni registrate tra l’imprenditore e Paolo Emilio Signorini, emerge il coinvolgimento della famiglia Spinelli nella cessione del 4% del gruppo al fondo inglese Icon, con incassi che sollevano dubbi sulla provenienza dei fondi. La Procura di Genova si sta concentrando sull’origine di questi trenta milioni, particolarmente interessata al fatto che l’uomo sembri voler celare con cura l’identità del donatore.Nel dialogo tra Spinelli e Signorini emergono frasi criptiche che fanno riferimento a ingenti somme di denaro: “C’han dato una barcata di soldi che tu non hai un’idea… una cosa incredibile… c’han dato quasi trecento… c’han dato quasi trecento milioni!”. In un’altra occasione, Spinelli menziona un premio atteso di 50 milioni, ricevendone solo 20 e i restanti 30 da parte di terzi. Questa discrepanza nei pagamenti solleva sospetti sulla regolarità delle transazioni e spinge la Procura a indagare più a fondo sull’accaduto.La vicenda si fa sempre più intricata man mano che emergono dettagli sulle operazioni finanziarie della famiglia Spinelli e sulle connessioni con soggetti esterni. La necessità di fare chiarezza su questa questione diventa imperativa per garantire la trasparenza e l’integrità delle attività economiche nel territorio ligustico.