Incidente a Mannheim: indagini sul quarantenne con disturbi psichiatrici

Il quarantenne coinvolto nell’incidente a Mannheim, che ha causato la morte di due persone e il ferimento di altre quattordici, è stato descritto come affetto da gravi disturbi psichiatrici dalle autorità competenti. Il comunicato stampa rilasciato dalla procura e dalla polizia ha evidenziato che l’uomo ha ricevuto trattamenti medici ricorrenti e talvolta è stato ricoverato in ospedali specializzati per le sue condizioni.Al momento, non è ancora chiaro il motivo alla base del suo comportamento: non ci sono prove sufficienti per sostenere un movente politico, anche se si sa che l’uomo era legato all’ambiente delle destre estreme. La sua presenza sui social network con simboli proibiti dalla costituzione gli ha già procurato sanzioni pecuniarie.Nonostante le indagini abbiano coinvolto diversi servizi di sicurezza, non sono emersi collegamenti diretti con estremismi noti. Gli inquirenti stanno ora concentrando l’attenzione sui dispositivi elettronici del quarantenne e sulle sue comunicazioni per cercare ulteriori elementi utili alle indagini. Attualmente, il bilancio dei feriti è salito a quattordici, tra cui un bambino; quattro di loro sono ancora ricoverati in ospedale mentre due hanno perso la vita, una donna ottantatreenne e un uomo di cinquantaquattro anni.