Indagine penale sulla criptovaluta $Libra in Argentina: magistratura federale coinvolge enti pubblici e privati.

La magistratura federale argentina ha avviato un’indagine penale nei confronti del presidente Javier Milei e di altri individui coinvolti nel caso della criptovaluta $Libra, al fine di accertare eventuali reati commessi. Il procuratore incaricato dell’indagine, Eduardo Taiano, ha emesso le prime disposizioni di prova per il procedimento in corso. Fonti giudiziarie hanno riferito che Taiano ha richiesto documentazione a diversi enti pubblici, tra cui la Banca centrale della Repubblica argentina (Bcra), la Commissione nazionale dei valori (Cnv) e l’Ispettorato generale della Giustizia, nonché a soggetti privati come Google, al fine di ottenere informazioni dettagliate sui fatti oggetto delle denunce.Il procuratore ha inoltre coinvolto l’Unità specializzata in cybercriminalità del Ministero pubblico nazionale per individuare i siti web da cui sono stati gestiti e creati i portali legati alla criptovaluta. Questa mossa evidenzia l’importanza attribuita alle indagini sulle attività online connesse alla questione finanziaria in esame. La collaborazione tra le diverse istituzioni coinvolte dimostra la determinazione nel perseguire eventuali responsabilità legali legate all’utilizzo e alla diffusione della criptovaluta $Libra sul territorio argentino.L’inchiesta in corso rappresenta un passo significativo nella tutela dell’integrità del sistema finanziario e nella prevenzione di possibili illeciti legati alle transazioni digitali. La complessità tecnologica e finanziaria delle criptovalute richiede un approccio investigativo specializzato, che tenga conto delle peculiarità del settore e delle potenziali minacce alla sicurezza informatica. La magistratura argentina si pone dunque l’obiettivo di garantire la trasparenza e la legalità nelle operazioni finanziarie che coinvolgono le nuove forme di moneta virtuale, al fine di preservare l’integrità del sistema economico nazionale.