Le indagini riguardanti il presunto spyware Paragon sono di competenza delle autorità nazionali e non della Commissione europea, la quale si aspetta che vengano verificate accuratamente le accuse mosse. È importante sottolineare che ogni tentativo illegale di accedere ai dati dei cittadini, inclusi giornalisti e oppositori politici, è categoricamente inaccettabile, a meno che non vi sia una prova inequivocabile a sostegno di tali azioni.Il portavoce della Commissione europea, Markus Lammert, ha ribadito questi concetti durante l’incontro quotidiano con i media. Ha inoltre ricordato l’esistenza dell'”European Media Freedom Act”, il quale garantisce specifiche protezioni per i giornalisti nell’esercizio della loro professione.La difesa della libertà di stampa e dell’accesso alle informazioni è un pilastro fondamentale della democrazia europea e deve essere tutelata con fermezza da tutte le istituzioni coinvolte. Solo garantendo la trasparenza e la libertà di espressione si può garantire una società libera e democratica in cui i diritti dei cittadini sono rispettati e protetti.
Indagini sul presunto spyware Paragon: competenza nazionale e difesa della libertà di stampa.
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