Paolo Emilio Signorini, il presidente dell’Autorità portuale di Genova ed ex amministratore delegato di Iren, si è difeso per quasi tre ore dalle accuse di corruzione, sostenendo che si trattava solo di “comportamenti inopportuni con un amico” e che il suo operato era finalizzato esclusivamente all’interesse del porto e degli operatori portuali. L’inchiesta ha scosso la Regione Liguria e ha portato ai domiciliari il presidente Giovanni Toti, mentre Aldo Spinelli ha visto respingere la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per timore che potesse inquinare le prove o tentare nuove forme di corruzione. Nel frattempo, è stato risolto il “giallo” del verbale di Roberto Spinelli: dopo aver riascoltato la registrazione, giudice, procura e gli avvocati hanno concordato che la frase attribuita a Toti riguardava finanziamenti leciti anzicheeacute; illeciti come erroneamente riportato nel verbale originale. Signorini, assistito dagli avvocati Enrico e Mario Scopesi, ha respinto tutte le accuse mosse nei suoi confronti ammettendo che con il senno di poi avrebbe agito diversamente considerando non adeguato il suo comportamento passato.
“Indagini sulla corruzione: Signorini si difende dalle accuse, Toti ai domiciliari e risolto il ‘giallo’ del verbale di Spinelli”
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