06 dicembre 2024 – 01:45
Una giovane donna, operatrice socio sanitaria di trent’anni, ha vissuto due anni di puro inferno a causa di uno stalker cinquantunenne che ha trasformato il suo sogno di indipendenza in un incubo costante. Otto denunce presentate senza sosta, ma la pressione e le minacce del vicino ossessivo non accennavano a diminuire. Il suo primo acquisto immobiliare, un appartamento a Rivoli che avrebbe dovuto essere il rifugio della sua libertà, si è trasformato in una prigione psicologica da cui è stata costretta a fuggire nel terrore.L’uomo tormentatore si manifestava ovunque: davanti alla porta d’ingresso, sulle scale durante la notte, sul tappeto di casa sua. Armato di coltello e con gesti inquietanti come lasciare mazzi di fiori o incidere croci sulla porta, aveva instillato nella giovane una paura paralizzante che l’aveva costretta a tornare sotto il tetto protettivo dei suoi genitori.Finalmente giustizia è stata fatta quando la gip Francesca Roseti ha emesso un ordine di arresto per lo stalker disturbato. La difesa dell’uomo è stata affidata all’avvocata Raffaela Carena, ma le prove raccolte dalle vittime sono state così consistenti da portare anche una seconda vicina di casa a denunciarlo.La situazione drammatica della ragazza ha avuto inizio nel 2022 quando si era recata nell’edificio per seguire i lavori di ristrutturazione del suo nuovo nido d’amore. Secondo la decisione della giudice che ha disposto l’arresto, lo stalker soffre di disturbo bipolare con tratti borderline e narcisistici ma risulta perfettamente capace di intendere e volere le sue azioni malvagie.Con l’uomo condotto alle Vallette, in via Cavour a Rivoli dove si trova la palazzina del terrore, finalmente è tornata la pace per la giovane donna che ora può sperare in un futuro libero da minacce e paure costanti.