Una storia di inganno e sfruttamento si è consumata a Firenze, dove una donna si è finta turista per otto mesi alloggiando illegalmente in un appartamento prenotato su Airbnb. La proprietaria dell’abitazione, Maria, ha raccontato con sgomento come la donna abbia vissuto con il figlio, un cane e un gatto nel suo appartamento a Gavinana. Nonostante i suoi tentativi disperati di riavere possesso della casa, nessuna autorità sembra essere intervenuta efficacemente fino ad oggi.Tutto è iniziato il 31 marzo quando la donna di 40 anni ha prenotato l’appartamento presentandosi come una ricercatrice del San Raffaele di Milano in visita a Firenze. Dopo il termine del soggiorno prenotato, ha chiesto di prolungare la permanenza pagando in contanti poiché sosteneva di aver perso i documenti. La situazione è degenerata quando ha continuato a rimanere senza pagare ulteriori giorni e ha addirittura bloccato l’accesso alla proprietaria.Maria si è rivolta alle autorità ma finora senza successo: né le forze dell’ordine né la magistratura hanno risolto la questione immediatamente. Una causa legale è stata avviata ma l’udienza non è prevista prima di marzo, lasciando Maria nella disperazione e nell’impotenza davanti alla situazione.Questa vicenda mette in evidenza le vulnerabilità del sistema degli affitti brevi e l’importanza di avere regole chiare e meccanismi rapidi per risolvere casi simili. Maria spera che presto possa riavere indietro la sua casa e che questa esperienza possa servire da monito per tutti coloro che cercano di approfittare degli altri in modo così sleale.
“Inganno e sfruttamento a Firenze: la donna che ha vissuto illegalmente su Airbnb”
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