Inondazioni devastanti colpiscono il Niger: 396 vittime e 1,5 milioni di persone coinvolte

Le inondazioni che hanno colpito il Niger lo scorso anno hanno rappresentato una tragedia senza precedenti, con un bilancio di 396 vittime e oltre 1,5 milioni di persone coinvolte. Il Generale Mohamed Toumba, Ministro dell’Interno, ha sottolineato l’eccezionalità dell’evento, evidenziando come persino il nord del Paese, solitamente arido e desertico, sia stato interessato dalla furia delle acque durante la stagione delle piogge che si è protratta da giugno a settembre.Tra le zone più colpite spicca il centro storico di Agadez, con la minaccia che ha incombeva sulla maestosa moschea risalente al 1515, riconosciuta come patrimonio dell’Unesco. Alcune aree hanno registrato un incremento del 200% delle precipitazioni rispetto agli anni precedenti, mentre le regioni di Maradi, Tahoua, Zinder e Dosso sono state duramente colpite dalle conseguenze devastanti degli eventi climatici estremi.A Zinder, il crollo di una moschea secolare ha simboleggiato la distruzione provocata dalla furia della natura. Anche la capitale Niamey non è stata risparmiata: le strade danneggiate hanno isolato la città e reso necessario il ritardo dell’inizio delle lezioni scolastiche fino al 28 ottobre a causa dei danni subiti dagli edifici scolastici. La solidarietà e l’impegno per la ricostruzione sono diventati imperativi in un contesto in cui la resilienza della popolazione nigerina si è dimostrata fondamentale per affrontare una crisi umanitaria di proporzioni epocali.