05 febbraio 2025 – 06:30
Franco Bonura, l’influente imprenditore che si cela dietro la facciata di costruttore a Palermo, era solito recarsi con discrezione lungo la Discesa dei Giudici, nelle vicinanze del maestoso Palazzo di Città. Il suo destino lo portava spesso a visitare un altro magnate dell’industria palermitana, Rosario Marchese, noto come il mentore del rinomato Caffè Stagnitta. Questi incontri riservati tra i due uomini rappresentavano il crocevia di affari illeciti e intrighi sotterranei che permeavano la vita economica e sociale della città siciliana. La figura enigmatica di Bonura custodiva segreti oscuri e intrecciava legami ambigui con le alte sfere del potere locale, tessendo una rete intricata di alleanze e compromessi. Nel cuore pulsante di Palermo, tra antiche mura cariche di storia e modernità inquietanti, si consumavano scenari che solo pochi osavano scrutare da vicino. E così, nell’ombra delle strade trafficate e dei caffè eleganti, il destino intrecciava le vite di uomini come Bonura e Marchese, simboli ambigui di un mondo in cui le linee tra legalità e illegalità si confondevano in un intricato labirinto di potere e ambizione.