12 dicembre 2024 – 20:45
La disforia di genere è un tema complesso che interpella profondamente la Chiesa e la società in generale. Papa Francesco ha sottolineato che la realtà è superiore all’idea, mettendo in luce l’importanza di affrontare le vite vissute delle persone transgender, stimando che il loro numero si aggiri tra le 300.000 e le 700.000. È fondamentale offrire loro un accompagnamento empatico e speranzoso, come sottolineato da don Vincenzo Vitale, direttore del mensile Jesus del Gruppo San Paolo.L’inchiesta condotta sulla disforia di genere mira a esplorare come i giovani coinvolti e le loro famiglie vivano la propria fede di fronte a una realtà così complessa. La Chiesa sta cercando di rispondere pastoralmente a queste situazioni di sofferenza attraverso piccole realtà e associazioni che offrono cammini di accompagnamento pastorale, come la Tenda di Gionata e il gruppo Bethel a Genova.Nonostante le posizioni critiche della Chiesa sull'”ideologia gender”, si riconosce la necessità di affrontare con sensibilità e compassione il tema della disforia di genere come una questione particolare legata al benessere profondo delle persone coinvolte. Padre Maurizio Faggioni evidenzia come questo tema sia diventato anche una questione teologica su cui riflettere.La diversità di opinioni all’interno della Chiesa cattolica riguardo alla disforia di genere evidenzia la complessità del dibattito, con alcuni settori più aperti al dialogo e altri più restii. È importante accogliere tutti senza giudizio né discriminazione, offrendo segni tangibili di speranza a chi vive situazioni difficili.Il Giubileo del 2025 dedicherà una giornata alle comunità Lgbtq+, sottolineando l’importanza di avere porte aperte per tutti i credenti indipendentemente dalla loro identità sessuale. Questo nuovo approccio della Chiesa risponde alla richiesta del Pontefice di essere vicini a chi soffre, accompagnandoli senza condanne ma con amore e discernimento specifico per integrare ogni persona nella comunità ecclesiale.
