02 febbraio 2024 – 15:42
Il Tar della Valle d’Aosta ha preso la decisione di annullare la bocciatura di un’alunna affetta da disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) presso una scuola superiore. La studentessa aveva frequentato con successo il primo anno durante l’anno scolastico 2022-2023, ma il consiglio di classe aveva poi deciso di non ammetterla al secondo anno. Tuttavia, questa decisione era stata sospesa lo scorso autunno in attesa della decisione definitiva.La diagnosi del disturbo specifico dell’apprendimento risale al 4 ottobre 2022 e la scuola aveva preparato un piano didattico personalizzato (Pdp) il 29 novembre successivo. Secondo i giudici amministrativi, è emersa una carenza sostanziale e/o insufficienza nel piano didattico personalizzato e nella sua attuazione, specialmente nella prima parte dell’anno scolastico. Questa circostanza non è stata considerata adeguatamente come motivo per non ammettere l’alunna alla classe successiva, soprattutto considerando le maggiori difficoltà che si presentano nel recuperare durante l’anno scolastico in corso.La stessa professionista dell’azienda Usl che aveva diagnosticato il disturbo nell’ottobre 2022 ha affermato, il 13 agosto 2023, che “le indicazioni previste nel Pdp predisposto dalla scuola non sono state sempre rispettate”. Ad esempio, non è stato inserito l’indicazione di focalizzarsi sulle nozioni importanti anziché su quelle secondarie, il che avrebbe consentito alla studentessa di raggiungere almeno la sufficienza nelle verifiche di una particolare materia.In conclusione, il Tar della Valle d’Aosta ha ritenuto che la scuola non abbia adeguatamente considerato le esigenze dell’alunna con Dsa e ha annullato la sua bocciatura. Questa decisione sottolinea l’importanza di fornire un supporto adeguato agli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento e di rispettare i piani didattici personalizzati per garantire loro pari opportunità di successo scolastico.
