La deterrenza: pilastro della strategia difensiva contemporanea

La strategia difensiva attuale si distingue notevolmente da quella adottata in passato, mostrando una crescente enfasi sulla deterrenza. Questa visione è stata sottolineata dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante un’intervista al Foglio tenutasi in occasione della cerimonia di insediamento del nuovo comandante del Covi. La natura mutevole delle minacce contemporanee ha richiesto un adattamento delle tattiche e delle risorse impiegate nella difesa nazionale. L’accento posto sulla deterrenza suggerisce la volontà di dissuadere potenziali aggressori attraverso la dimostrazione di capacità difensive credibili e pronte all’azione. Questo approccio mira a garantire la sicurezza del paese e dei suoi cittadini, prevenendo situazioni di conflitto o aggressione. In un contesto geopolitico sempre più complesso e imprevedibile, la flessibilità e l’adattabilità delle strategie difensive diventano cruciali per affrontare le sfide emergenti. La costante evoluzione delle tecnologie militari e la diffusione di minacce non convenzionali impongono una costante revisione delle politiche di difesa, al fine di assicurare una protezione efficace e adeguata alle necessità del momento. Il ruolo della deterrenza come elemento dissuasivo assume quindi un’importanza centrale nella definizione degli assetti difensivi nazionali, orientati a preservare la pace e la stabilità nel contesto internazionale.

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