25 aprile 2025 – 19:07
La memoria storica vive e si rinnova attraverso le storie delle generazioni passate, ma la sua forza risiede soprattutto nella capacità di ispirare chiunque sia disposto a farla propria. Ecco perché l’osservazione di Albertina Soliani, presidente dell’Istituto Cervi, è particolarmente significativa: “abbiamo ricevuto questa grande eredità” e dobbiamo essere coscienti del nostro ruolo nel tramandarne il ricordo.In ogni singola famiglia esiste un tratto comune a qualsiasi popolo che si rispetti, ovvero l’essere parte di una storia più ampia. I valori condivisi tra gli individui, nonostante la diversità culturale e geografica, costituiscono il legame profondo che unisce un popolo nella sua totalità.Il 25 aprile del 1945 fu l’occasione in cui i partigiani italiani e quelli stranieri si unirono per liberare il paese dalla dominazione nazi-fascista. Oggi più che mai, questo ricordo dovrebbe ispirarci a continuare la nostra missione.È fondamentale comprendere come i nostri ideali siano sempre più rafforzati da quei momenti storici così drammatici e importanti per noi tutti. Le parole di Soliani ci invitano a essere coscienti che “i popoli fanno la differenza” e che il nostro impegno può influenzare positivamente il presente.La presenza fisica del presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ha aggiunto un nuovo livello di partecipazione a questa Festa della Liberazione. È stato proprio lui ad esprimere la speranza che “le nuove generazioni non avranno la fortuna” di vivere personalmente gli anni della guerra come noi li abbiamo vissuti.Tuttavia, è anche importante riconoscere l’importanza di essere in grado di trascendere le differenze di età. I nostri genitori e nonni hanno la responsabilità di tramandare ai più giovani quelle che sono state le principali esperienze della loro vita. E sebbene sia stato un privilegio per noi ascoltare le testimonianze dirette degli eventi storici vissuti, dobbiamo essere coscienti del fatto che questo privilegio sarà loro negato.La nostra generazione ha il compito di portare avanti la lotta e i principi fondamentali di un sistema democratico, mantenendo fede alla memoria storica perseguitata dai nostri padri. Sembra quindi chiaro come anche oggi, più che mai prima d’ora, sia necessario continuare a fare i conti con il passato e coltivando sempre nuove generazioni di partigiani.