19 dicembre 2024 – 09:45
La Galleria Subalpina è un gioiello architettonico che incarna la storia e l’anima di Torino. Guido Curto, ex direttore della Reggia di Venaria, condivide la visione di trasformare questo luogo in una vetrina vivente per la città. A soli dieci giorni dal suo 150° anniversario, Curto ricorda con nostalgia i suoi passi da ragazzo lungo i corridoi della galleria, tra le vetrine che lo affascinavano.La sua esperienza personale rivela il legame intimo che i torinesi hanno con questo spazio: da giovane si recava da Lebreo per acquistare libri, un rituale che considerava sacro. I momenti più romantici li trascorreva altrove, magari gustando cioccolata da Baratti e Milano. La Galleria Subalpina ha rappresentato il primo polo commerciale della città, un luogo di incontro e socializzazione ancor prima dell’avvento dei moderni centri commerciali.Sebbene sia stata preceduta dalla Galleria Natta, poi demolita negli Anni Trenta per dare spazio alla rinomata via Roma, la Galleria Subalpina rimane un simbolo di prestigio e innovazione per Torino. Il suo ruolo pionieristico nel panorama degli acquisti ha contribuito a definire l’identità commerciale della città, posizionandola prima di Napoli e subito dopo Milano in termini di sviluppo urbano e culturale.Curto auspica che la Galleria Subalpina mantenga vivo il suo spirito originario, offrendo non solo una selezione accurata di negozi e servizi ma anche uno spazio dedicato all’arte e alla cultura locale. Questa nuova fase evolutiva potrebbe trasformare la galleria in un centro polifunzionale capace di attrarre non solo turisti ma anche i cittadini stessi, consolidando il suo status di icona torinese nel panorama nazionale ed internazionale.
