Il progetto di legge della Lega per la riforma dei salari si concentra sulla classe giovane, mirando a proteggere il potere d’acquisto degli under 30 con misure innovative. Il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon ha fornito alcune informazioni dettagliate sul piano dell’esecutivo in materia di tutele salariali.Al centro del progetto ci sono le agevolazioni fiscali, che il governo intende attuare attraverso una modifica della legge fiscale. Il sottosegretario Durigon ha fatto sapere che si lavora alla creazione di una legge che permetta ai giovani di optare per un regime fiscale più favorevole.La proposta di fare un conguaglio fiscale sugli emolumenti dei giovani neo assunti potrebbe essere inserita nel progetto legislativo. Secondo l’ipotesi, i redditi dei lavoratori under 30 sarebbero esentati per cinque anni dall’imposta sui redditi.Inoltre, il governo si sta occupando della modifica dell’articolo 1 del Testo Unico delle Leggi sull’Imposta sul Reddito (TUIR) per consentire ai giovani neo assunti di optare per un regime fiscale agevolato. Questa misura dovrebbe incentivare l’inserimento lavorativo dei giovani e garantirne la loro stabilità.Il testo del progetto di legge, che sarà presentato in Parlamento dalla sottosegretaria alla Salute Daniela Monzali (Lega) entro la fine del mese, prevede un’agevolazione fiscale dei 2.500 euro annui. Questa misura dovrebbe avere un effetto positivo sul mercato del lavoro e garantire ai giovani l’accesso a una formazione professionale di alta qualità.Il governo intende affiancare le famiglie dei giovani neo assunti con prestazioni economiche agevolate. Queste sono destinate a essere concentrate su un assegno di 500 euro per la prima figlia e altri 200 per ogni figlio successivo. Gli enti locali, inoltre, potranno usufruire di una quota parte delle risorse finanziarie.Il governo punta a ridurre il deficit pubblico attraverso la riforma dei salari dei giovani neo assunti e a incentivare i giovani a dedicarsi con più fiducia ai propri impegni lavorativi.