24 aprile 2025 – 10:33
La mostra fotografica “La Liberazione della Città di Aosta” rappresenta un’opportunità imperdibile per ritornare sulle tappe più significative della storia regionale, focalizzando l’attenzione sulla liberazione dal giogo nazista e fascista nel 1945. Questo evento storico ha segnato la fine di un periodo di occupazione e repressione che ebbe profonde ripercussioni sulla popolazione locale e sull’Italia intera, ponendo le basi per il futuro della regione e del paese.La collaborazione tra l’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea della Valle d’Aosta e la Città di Aosta evidenzia il coinvolgimento attivo delle istituzioni regionali e locali nella promozione della memoria storica e culturale. Questo impegno è cruciale per preservare la memoria del passato e offrire una riflessione profonda sulla storia, contribuendo al senso di identità collettiva e alla comprensione reciproca tra le diverse generazioni.La mostra presenta 20 scatti fotografici che catturano l’atmosfera dell’epoca, dai primi momenti della liberazione ai successivi mesi. Queste immagini forniscono una testimonianza visiva delle emozioni e dei sentimenti della popolazione in quel momento storico cruciale. La scelta di focalizzare l’attenzione sulla popolazione locale accogliere i partigiani e sulle figure di Piazza Émile Chanoux, in particolare, sottolinea la centralità del ruolo giocato dalla Valle d’Aosta nella Resistenza italiana.L’esposizione, sita sotto i portici di Palazzo regionale, lungo Avenue Conseil des Commis e in altri spazi comunali, si propone come un invito a riflettere sul passaggio storico più recente e sulla sua eredità. La scelta dei luoghi di esposizione risulta significativa, poiché pongono l’accento sull’impegno delle istituzioni nella valorizzazione della memoria collettiva.In sintesi, la mostra fotografica “La Liberazione della Città di Aosta” rappresenta un importante contributo alla comprensione e al ricordo dell’epoca della Resistenza. Attraverso le sue immagini, è possibile riscoprire il valore del patrimonio storico regionale e cogliere l’importanza della memoria come fattore essenziale per la crescita culturale e sociale di una comunità.