‘La Mela di Aism’: 5.000 piazze per la sclerosi multipla

Il prossimo weekend del 5 e 6 ottobre, torna in ben 5.000 piazze italiane l’iniziativa benefica de ‘La Mela di Aism’, promossa dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla per raccogliere fondi destinati alla ricerca e all’assistenza dei pazienti affetti da questa grave malattia cronica del sistema nervoso centrale. Un evento che coinvolgerà la partecipazione di ben 14.000 volontari, pronti a distribuire sacchetti contenenti 1,8 kg di mele in cambio di una donazione minima di 10 euro, per un totale impressionante di due milioni di mele.Ogni sacchetto distribuito conterrà non solo le gustose mele, ma anche un pieghevole informativo e un QR code che permetterà l’accesso a ricette esclusive create dal rinomato chef Alessandro Borghese, che supporta questa nobile causa ormai da dieci anni consecutivi. “Cucinare è un gesto d’amore, proprio come la solidarietà,” sottolinea il celebre chef Borghese. Accanto a lui, troviamo la madrina Antonella Ferrari, nota attrice e scrittrice, insieme al ballerino Ivan Cottini.La sclerosi multipla rappresenta una sfida importante per chi ne è colpito, manifestandosi principalmente con disturbi del movimento, della vista e dell’equilibrio, con andamenti differenti da individuo a individuo. In Italia ogni anno circa 3.600 persone ricevono questa diagnosi e tra le oltre 140.000 persone affette dalla malattia nel nostro paese, il 50% sono giovani al di sotto dei 40 anni, con una maggior incidenza nelle donne rispetto agli uomini. Quello che iniziò come una semplice raccolta fondi ha permesso alle Mele di Aism in trent’anni di raccogliere ben 61 milioni di euro, contribuendo significativamente ai progressi nella ricerca sulla sclerosi multipla e allo sviluppo di nuove terapie.”Le nuove terapie offrono ai pazienti appena diagnosticati la possibilità di guardare al futuro senza timori legati alla disabilità,” sottolinea Marco Salvetti, direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università Sapienza. “In Italia abbiamo messo a punto una rete nazionale di centri clinici che garantisce un livello omogeneo nell’assistenza territoriale rispetto ad altre patologie. Questa rete consente uno scambio avanzato di dati clinici, biologici e radiologici per studiare soluzioni personalizzate.” Gli obiettivi futuri sono ambiziosi: “Il nostro obiettivo è identificare le cause della sclerosi multipla per arrivare a cure definitive,” conclude Salvetti con determinazione.

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