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La memoria del passato: confronti e polemiche tra associazioni per il ricordo della Resistenza

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La memoria è un’imperativa che si ripresenta ogni anno con una certa insistenza, soprattutto in una terra come la Lombardia occidentale, dove la storia ha lasciato il segno indelebile del tragico destino di Mussolini e dei gerarchi nazisti. Una settimana prima della celebre notizia della cattura, i fucilati sono stati commemorati sul luogo della loro morte, vicino alla cascata che porta il suo nome. Questo ha innescato un confronto tra l’associazione culturale Mario Nicollini e l’Anpi di Dongo, per ricordare le date storiche con diversi toni e stili. La prima associazione organizza ogni anno l’appuntamento a Dongo e poi a Giulino di Mezzegra, in memoria del luogo dove il gerarca fascista morì insieme ai suoi seguaci.Tuttavia, la ricorrenza non ha solo un senso nostalgico ma è anche occasione per richiamare l’attenzione dei cittadini sull’importanza della Resistenza e della sua eredità. L’Anpi di Dongo si era impegnata nel portare in piazza la memoria e difendere il luogo storico intitolato a Giulio Paracchini, un martire partigiano che ha sacrificato la propria vita per la libertà. Il loro messaggio è chiaro: i cittadini devono essere coinvolti nella tutela del ricordo di queste vicende e della piazza storica, facendo fronte comune contro il tentativo di “camicie nere” di cancellare questo passato.Ma cosa sta accadendo nella zona in questi giorni? C’è da notare come la data del 28 aprile sia stata scelta anche dall’ex sindaco di Dongo, Marco Bonati. Questo ha innescato un dibattito tra gli storici e gli addetti ai lavori sulla precisa definizione della data che ha visto la fine della vita di Mussolini e dei gerarca. Si sa che il 28 aprile i tre fascisti vennero uccisi in una sparatoria. Questo ha portato a un’interpretazione diversa del fatto storico, ovvero che si trattò di un lento processo con tre passaggi, ma non è stato sufficiente per creare disinformazione e polemiche.Quindi quest’anno il tema ricorrente, quasi ossessivo, dell’appuntamento della settimana scorsa a Dongo ha preso le mosse da un contesto storico ancora inedito, come ad esempio la definizione di una nuova data che andrebbe aggiunta agli annali di storia.

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