La misteriosa morte di Alex Marangon a Marcon: ipotesi e indagini in corso

La scomparsa di Alex Marangon, il giovane barista di 25 anni di Marcon (Venezia) avvenuta il 30 giugno e il ritrovamento del suo corpo su un isolotto del fiume alle Grave di Ciano il 2 luglio, ha generato molte ipotesi ancora aperte. Tra queste, c’è anche quella della caduta dall’alto, ma l’autopsia sembra escluderla. Secondo quanto riportato dall’ANSA, per confermare la teoria della caduta mortale sarebbe necessario spiegare perché non ci sono lesioni agli arti e al collo nonostante l’impatto così violento da causare la frattura del cranio. Inoltre, è difficile comprendere come un corpo che cada da un’altezza non cerchi istintivamente di proteggersi con le mani in avanti, considerando che non ci sono segni sulle mani e sui polsi. Per avere una visione più chiara della situazione, sarà fondamentale attendere i risultati delle analisi tossicologiche.Per quanto riguarda l’inchiesta in corso, il procuratore Marco Martani ha affermato che si tratta di omicidio e non di incidente. Le lesioni alla testa riscontrate sono tipiche degli incidenti stradali e non possono essere attribuite a una semplice caduta accidentale. Alla fine delle indagini preliminari, gli investigatori hanno espresso un cauto ottimismo riguardo alla ricostruzione del luogo dove la vittima è stata gettata nel Piave: “Abbiamo compiuto progressi significativi”, hanno dichiarato con fiducia.

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